Il 3 maggio 2018 ha rappresentato un momento significativo per la storia della professione infermieristica nel territorio pavese, poiché è stato istituito il “Nucleo Pavese – ARLI”, in seguito alla volontà di un gruppo di infermieri della provincia e con il desiderio di promuoverne la crescita professionale. L’Associazione Regionale Lombardia Infermiere/i (ARLI), dal 1946, è membro della Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i (CNAI). Il nucleo Pavese, così costituito, estende la sua competenza sul territorio provinciale comprendente le aree della Lomellina, dell’Oltrepò e Pavia e, aderendo allo statuto e regolamento di ARLI, promuove azioni nelle modalità previste dalle norme che regolano la struttura e l’attività dell’associazione regionale.
I soci fondatori, nel condividere le principali finalità di ARLI si propongono i seguenti obiettivi:
- Sostenere progetti di assistenza infermieristica per la riscoperta del cuore della professione infermieristica;
- Promuovere l’identità professionale dell’infermiere e l’immagine sociale della professione infermieristica;
- Sviluppare e approfondire conoscenze infermieristiche a beneficio della persona sana o malata, della famiglia e della collettività.
Inoltre, il nucleo Pavese agisce nell’ambito della formazione permanente degli infermieri, favorendo l’elevazione culturale e professionale dei propri iscritti; promuove la partecipazione degli Associati alle iniziative finalizzate al costante adeguamento dei livelli qualitativi dell’assistenza infermieristica alle esigenze della collettività in ordine ai problemi di salute.
A riguardo, il nucleo Pavese ha dimostrato un’importante dinamismo, al fine di favorire e realizzare progetti e attività utili al raggiungimento degli scopi associativi, poiché già durante il suo primo anno di vita, è stato promotore di due interessanti eventi formativi. Lo scorso 31 maggio, a Pavia, si è svolto il convegno dal titolo “L’associazionismo può contribuire al miglioramento della salute delle persone?”. Questa giornata di studio ha inteso dimostrare in quale misura l’associazionismo professionale infermieristico può contribuire a migliorare il livello di competenza degli infermieri, attraverso le molteplici progettualità e quali i benefici che si ottengono sulla popolazione affinché le persone possano assumere un ruolo sempre più attivo nella gestione della loro salute. Il fondamento della risposta ad una domanda così impegnativa la troviamo nell’OMS che da tempo crede nella professione infermieristica e tanto da sostenere che gli infermieri sono una forza determinante per raggiungere la copertura sanitaria universale prevista entro il 2030. Se essi sapranno utilizzare al massimo le loro abilità e conoscenze, aumentando il numero di infermieri e sviluppando l’assistenza infermieristica, sarà possibile agire un triplice impatto: sulla salute, sulla uguaglianza di genere e sulla crescita economica (OMS,2016). In questo senso, la Presidente ARLI dott.ssa Tiraboschi Giuseppina e gli altri relatori che sono intervenuti al convegno, hanno messo in evidenza due aspetti strettamente connessi dell’associazionismo infermieristico: la maggior forza ed efficacia dei risultati provenienti dall’azione comune che valorizza e amplifica le doti di ognuno e le radici profondamente affondate nella realtà locale che individuano i bisogni peculiari delle persone e generano risposte di salute mirate.
Successivamente, la stessa tematica è stata riaffrontata lo scorso 3 dicembre, con un convegno dal titolo “2020 L’essenza dell’Assistenza Infermieristica: associazionismo e università”. Il Nucleo Pavese di ARLI, in linea con gli indirizzi normativi, professionali e associativi si sta ponendo in modo proattivo per realizzare partnership con l’ambito accademico pavese alfine di approfondire, attraverso lavori di ricerca, temi di estrema attualità per gli Infermieri e per gli studenti-infermieri. Continuare a porsi domande sull’essenza dell’assistenza infermieristica vuol dire avere uno sguardo aperto al futuro per continuare a migliorare la nostra capacità del “prendersi cura” della salute della persona in ogni momento della vita.
Pertanto, la seguente dichiarazione rimane sempre più attuale e urgente: “Le cure infermieristiche si occupano delle conseguenze dei problemi di salute (attuali e potenziali) e degli effetti provocati dalle terapie nella vita quotidiana degli individui, dei familiari e della collettività. Le cure infermieristiche contribuiscono alla promozione e al mantenimento della salute.” (OMS e ICN, 2001). I termini “promozione” e “mantenimento” riportano al concetto di miglioramento del benessere psicofisico e sociale delle persone, e rappresentano una sfida continua per i professionisti sanitari, ai quali è richiesta una risposta pronta, professionale e competente. A questo riguardo, l’International Council of Nurses (ICN) ricopre un ruolo strategico, rappresentando gli infermieri di più di 133 Paesi, e di conseguenza, CNAI, e ARLI, con i suoi nuclei operativi, contribuiscono al progresso della professione infermieristica, degli infermieri e della salute delle popolazioni.
Il Nucleo Pavese di ARLI è costituito da 32 associati, di cui 16 soci fondatori che hanno indicato come Delegata del Nucleo la Dott.ssa Luigia Belotti.
Attualmente, è in corso il progetto “Adotta uno studente: avvicinare gli studenti infermieri al mondo dell’associazionismo”, secondo cui i soci fondatori adotteranno tre studenti “meritevoli” del corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Pavia, dell’anno accademico 2018-2019. Ringraziando tutti i colleghi che hanno preso parte a questa occasione di crescita personale e professionale, auguriamo un Buon Lavoro.
Bascapè B, Belotti L, Dellafiore F, Manzini S, Merlo M, Ponzetto C.