“La nascita della Repubblica Italiana, nel 1946, il 2 giugno di 75 anni fa, segnava un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine”al voto – come ha affermato il Presidente Mattarella.
Nello stesso periodo, il 1 marzo 1946 a Roma un gruppo di infermiere ri-fondarono, dopo la chiusura ad opera del regime fascista, la prima associazione libera ed indipendente italiana, la Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i che continua da 75 anni grazie a tutti i suoi soci nelle sue attività volte al miglioramento della salute attraverso lo sviluppo professionale infermieristico.
L’esperienza della pandemia e dei suoi effetti ha reso evidente la nostra profonda interdipendenza – dal livello locale al livello globale – e la necessità di una nuova stagione di ripresa e rinascita. Un nuovo inizio in cui gli infermieri possono e devono poter offrire il loro contributo a tutti i livelli per affrontare le sfide della sostenibilità dei modelli di vita e della lotta alle disuguaglianze.
Con questa convinzione e in questa prospettiva, auguriamo a tutte le infermiere e gli infermieri e a tutti i cittadini buona Festa della Repubblica Italiana.
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